APPROFONDIMENTI

Bando ISI Inail cos’è

L’Inail è l’istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Come noto tra i suoi obiettivi primari vi è la riduzione del tasso di  infortuni sul lavoro. Questo obiettivo in particolare viene poi perseguito con un insieme integrato di azioni, tra le quali si trova anche il Bando ISI, principale strumento con il quale l’Inail persegue l’obbiettivo aziendale, finanziando progetti aziendali di ricerca e sviluppo nel settore della Sicurezza sul Lavoro.

Il Bando ISI come funziona?

In sintesi: ogni azienda interessata può presentare un progetto di miglioramento aziendale, che va redatto come indicato nel bando. Se il progetto ha buone caratteristiche, viene finanziato e l’azienda proponente riesce ad attuarlo con costi ridotti.
  • Aspetti positivi: se il progetto è finanziato, l’azienda ha la possibilità di aumentare la sua organizzazione interna ed il suo livello di competitività nel mercato, a costi ridotti.
  • Aspetti negativi: se il progetto non è finanziato, l’impresa non riceve il finanziamento. Questo è ovvio, però va detto che nella maggior parte dei casi per implementare e sviluppare il progetto in tempi utili sia all’azienda che nel rispetto dei termini del bando, l’azienda deve comunque sviluppare il progetto. Questo va fatto a prescindere dal bando ISI, perché altrimenti l’azienda rischia di non riuscire a stare nei tempi prescritti dal bando.
Quindi il bando ISI è una ottima opportunità per lo sviluppo aziendale, ma nella maggior parte dei casi è una agevolazione che calza bene alle aziende che già applicano una logica di ricerca e sviluppo costante, nei diversi settori aziendali, tra cui la Sicurezza sul Lavoro.  Gli imprenditori che intendano iniziare questo percorso o semplicemente abbiano già un progetto analogo, da finanziare, possono guardare al Bando ISI come una ottima opportunità. Ma va inquadrato come un possibile finanziamento ad un processo di miglioramento aziendale che comunque metterebbero in sviluppo.

Quali sono i passaggi obbligati per poterne fruire?

Va detto chiaramente: per aziende non molto strutturate, non è facile gestirlo con risorse interne. Nella maggior parte dei casi l’aspetto dirimente è il fatto che l’azienda abbia nel personale dipendente anche il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Se questa figura fosse esterna, e quindi l’azienda si avvalesse di consulenti per gestire il servizio, allora il Bando ISI dovrà necessariamente essere gestito con un gruppo multidisciplinare di cui faranno parte i consulenti esterni RSPP, alcuni dei dipendenti amministrativi e probabilmente anche il commercialista o consulente del lavoro.

Quali possono essere i tempi per la redazione del Bando ISI?

Certamente non è facile preparare l’intero progetto in un mese, per esempio, perché i tempi di redazione del progetto possono anche dipendere in gran parte dal livello di adeguamento normativo in cui l’azienda vive. Ossia: potrebbe essere necessario del lavoro preliminare, da completare prima di poter partire con il bando. Il consiglio che mi sento di dare è questo: il Bando ISI va preso come un possibile aiuto per finanziare parte di un processo di sviluppo che va comunque necessariamente messo in calendario. Quindi consiglio di iniziare comunque a lavorare sulla Sicurezza sul Lavoro ed appena è possibile redigere un calendario di sviluppo concreto, il Bando ISI potrà essere messo tra gli obiettivi del medio termine.

Quale l’ambito di interesse del Bando ISI?

L’ambito primario è la Prevenzione nell’ambito della Sicurezza sul Lavoro, quindi il Bando ISI potrà essere utilizzato per finanziare tutte le procedure di miglioramento espressamente previste e definite del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che dovrà già essere presente in azienda, ovviamente. Nel caso in cui il DVR non fosse ancora esistente, allora il primo passo è redigerlo, e questo implica l’impiego di un certo tempo, non assolutamente programmabile a priori.
Per maggiori informazioni vi propongo direttamente la lettura di un buon articolo, direttamente sul sito dell’INAIL, a questo link.
Ancora sul sito Inail, questa è la pagina del bando.

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